La nostra ambizione non è solo essere un territorio di food valley ma anche, e soprattutto, di Green Valley che, dati alla mano, presenta 12 B Corp sparse nella città a fronte delle 100 italiane, e cioè più del 10% del totale”. Così Nicola Bertinelli, presidente Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano al Festival Della Green Economy che sta radunando a Parma centinaia di imprenditori “green” da tutta Italia. Un’ apertura dominata dagli interventi di alcune delle imprese tra le più avanzate sul tema della sostenibilità che hanno manifestato un sano ma sostanziale ottimismo sulla possibilità delle nostre imprese di vincere la sfida competitiva.
Filippo Zuppichin, amministratore delegato Piovan, azienda specializzata nella fornitura di soluzioni per l’ automazione industriale e servizi per l’ industria della plastica ha parlato di: “Un’ occasione storica senza eguali”. “Nei Prossimi 20 anni – ha sottolineato il manager dell’ impresa passata in pochi anni da 70 a 500 milioni – il mondo della produzione subirà dei cambiamenti epocali e le industrie italiane sono le più attrezzate a interpretare questo cambiamento. Noi stessi siamo un esempio per come ci siamo mossi e ci muoveremo sulle micro plastiche ei polimeri”.
Maria Paola Chiesi, head of shared value & sustainability del Gruppo Chiesi, ha invece spostato l’ attenzione sui temi del shared value, della dipendenza reciproca tra la competitività delle aziende e il benessere delle comunità esterne, e della specificità del modello di business europeo: “Nel Vecchio Continente, rispetto al Nord America, il concetto di stakeholder capitalism non è sinonimo di rivoluzione bensì di riscoperta delle autentiche radici dell’ imprenditorialità”. E sul ruolo sociale dell’impresa ha sottolineato come: “Bisogna costruire un nuovo equilibrio. Al centro ci deve essere la felicità collettiva e non la ricchezza”.
La mattinata si è conclusa con l’ intervento del ministro dell’ Ambiente e della Sicurezza Energetica, Pichetto Fratin, che ha posto l’ accento sulla transizione energetica in atto: “Non risolviamo i problemi ambientali se non diamo una soluzione energetica, che è già stabilita con una serie di step e di date, di impegni nazionali e internazionali. Per anni – ha aggiunto – ci siamo cullati sul fatto che era più facile dire di no a seguito della protesta di un comitato di 4 persone piuttosto che prendere decisioni. A molti governi conveniva gestire e non governare. E c’è grande differenza”.
Il pomeriggio è stato caratterizzato da 20 appuntamenti dedicati al mondo del luxury, della logistica, del food, delle tecnologie, dell’ energia e della sostenibilità sociale. Il Festival, che sta registrando una notevolissima partecipazione del pubblico, chiuderà la sua prima giornata con l’ attesissimo intervento di Jan Olof Lundqvist, senior researcher SIWI-Stockholm International Water Institute, che alle ore 21.00, nella Sala Conferenze di Palazzo Soragna, con Alessandro Bratti, segretario generale Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, parlerà di cambiamento climatico, cibo e consumatori. L’ evento si terrà interamente in inglese.