Nelle nostre città abbiamo perso l’umanità: è necessario recuperarla». A dirlo è Carlos Moreno, direttore scientifico Entrepreneurship Territory Innovation alla Sorbonne Business School di Parigi, professore all’International Academy of Architecture e autore del libro «La città dei 15 minuti». Ieri sera a palazzo Soragna in occasione dell’evento «Tempo, spazio, vita. la rivoluzione urbana in 15 minuti» che segna la partenza della Green week, il festival della green economy, in città dal 5 al 7 aprile con circa 70 eventi.
«I tempi che stiamo affrontando sono difficili e contrassegnati da un continuo cambiamento – dichiara Moreno -, questo significa che anche le città si sono trasformate e si stanno trasformando. In questo momento di emergenza climatica bisogna intervenire anche a livello urbano per cambiare la situazione». I concetti del professor Moreno si concentrano sulla trasformazione dei nostri centri urbani per fornire soluzioni ai problemi che le città e i loro residenti devono affrontare – come quelli causati e aggravati dalla crisi climatica e dalla rapida urbanizzazione – per contribuire a creare città più resilienti, migliorare il benessere dei residenti e ridurre il carbonio delle città impronte. «Le città oggi rendono la vita ancora più frenetica, ci si può impiegare anche ore per spostarsi da casa al lavoro e si è persa molto la dimensione della socialità: socialità, economia ed ecologia sono tre elementi indispensabili per ripartire e cambiare paradigma» spiega Moreno, rispondendo alle domande della giornalista Elena Comelli e di Lorenzo Bisceglie e Agata Turillazzi, del gruppo Parma Giovani 2027.
Tra essere umano e ambiente, nel progetto dell’esperto, pare non ci sia alcuna distanza, tanto che anche la felicità, i desideri, le emozioni sembrano regolarsi secondo il ritmo incessante dei biosistemi, della biodiversità e , anche, del cambiamento climatico. «Dobbiamo recuperare le relazioni con i vicini di casa, con i negozi del quartiere, con chi ci sta attorno, con la natura e la biodiversità, scegliendo anche che impatto avere nelle nostre scelte quotidiane – aggiunge il bio-architetto – per recuperare un approccio umanistico non solo all’architettura, ma alla vita stessa».
Le città moderne «stanno anche influenzando negativamente gli abitanti attraverso stili di vita che li deprimono e li stancano» ed ecco che la sostenibilità diventa sempre più un atto di coraggio: «Ricordatevi – conclude Carlos Moreno – che per combattere il cambiamento climatico sono necessarie scelte radicali».