Gazzetta di Parma / di Luca Molinari
Serve più tempo per riuscire a utilizzare i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Non hanno dubbi il primo cittadino Federico Pizzarotti e Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona. I due amministratori sono intervenuti ieri pomeriggio nella sala del Consiglio comunale, nell’ambito della Green Week. Il dibattito è stato condotto da Stefano Pileri, vicedirettore della Gazzetta, alla presenza di numerosi giovani. «La cosa più difficile – ha esordito la Mancinelli – è riuscire a spendere questi soldi entro il 2026. Il problema è serio e pratico. Per uscirne serve una «filiera corta», ossia un solo provvedimento, chiaro e semplice, che definisca come vengono assegnati gli 80 miliardi di euro previsti per i comuni dal Pnrr». Il come spenderli tutti questi soldi, secondo il sindaco di Ancona, è il problema minore. «Come utilizzarli già lo sappiamo, ma per mettere a terra i progetti – osserva – serve più personale. Con l’attuale struttura i comuni non riescono nemmeno a gestire la manutenzione ordinaria, figuriamoci nuovi grandi progetti. Cosa fare lo sappiamo, ora però i comuni vanno messi nelle condizioni di poter usare i finanziamenti che arriveranno». Il sindaco Federico Pizzarotti, dello stesso avviso, ha ricordato che i comuni non sono ancora all’interno della cabina di regia del Pnrr. «Se non siamo coinvolti non possiamo aiutare i comuni per spendere bene questi finanziamenti – ha affermato -. Serve inoltre una maggiore uniformità nelle regole di utilizzo dei fondi: non è possibile che si debbano seguire procedure burocratiche diverse a seconda della tipologia di finanziamenti che si ricevono». Una parte consistente dei fondi dovrebbero concentrarsi sui progetti sulla mobilità, così come sulla riqualificazione energetica degli edifici pubblici. «Poter contare su più risorse per nuove infrastrutture può aiutarci a compiere un cambio di passo, per vivere in modo diverso la città – ha sottolineato Pizzarotti -. Quanto alla riqualificazione energetica degli edifici, consentirà anche di rivederne la loro attuale funzione. Penso, ad esempio, al centro «XXV Aprile», ora riservato soltanto agli anziani, nel quale potremo ospitare anche studenti e altre funzioni, per creare un positivo mix di contesti». In merito alla carenza di personale, il sindaco di Parma ha ricordato che «dal 2012 ad oggi il nostro comune ha perso oltre 250 dipendenti». Quanto all’allarme sul rincaro delle materie prime lanciato da Gabriele Buia, presidente nazionale dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), i primi cittadini hanno parlato di «situazione preoccupante, che rende più difficile portare a termine i lavori già aggiudicati».