Guido Canali, vincitore di concorso nazionale per insegnamento di Composizione Architettonica, professore all’Istituto di Architettura di Venezia ed a Ferrara. Accademico di San Luca a Roma e di Belle Arti a Parma, Comitato d’onore dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio. Fonda nel 1994 e presiede Canali associati s.r.l. Per anni è impegnato a restituire, attraverso un’attenta opera di restauro e di progettazione, alcuni straordinari complessi storici, tra cui il Palazzo della Pilotta (ampliamento della Galleria Nazionale, recupero delle Stalle seicentesche di piano terra e del Cortile del Guazzatoio, in vari stralci, dal 1970 al 2008). Esemplare il progetto di restauro e riuso dell’antico complesso ospedaliero di Santa Maria della Scala a Siena (primo premio concorso internazionale ad inviti). Trasformazione, dalla metà degli anni 90 al 2005, in centro museale e congressuale. Ancora in campo museale e del contestuale restauro: il Museo dell’Opera del Duomo a piano terra di Palazzo Reale, a Milano, e progetto di un nuovo museo ipogeo sotto la navata principale del Duomo stesso; il Museo delle Statue-Stele nel Castello del Piagnaro a Pontremoli. Straordinari i restauri sia di abitazioni private che di complessi pubblici: “casa dalla vista lunga” (Parma, 1992); ex caserma entro la fortezza cinquecentesca della “Cittadella” (Parma, 2015); abitazione entro complesso rurale, Sala Baganza (2010); recupero Manifattura Tabacchi a Milano (2010). Altrettanto significative sul piano dell’interpretazione dello spazio abitativo le sue multiformi prove per i tanti complessi residenziali sul tema della “casa padana” (a Parma, Reggio Emilia, Sassuolo, Noceto, ecc.), ma anche un quartiere di millequattrocento abitanti nella zona del Portello, a Milano (anche esposto alla Biennale 2010) e vari altri progetti in Emilia per uffici, abitazioni e commercio. Molteplici le prove sul tema della casa unifamiliare, di cui si cita solo per brevità: casa Mori (1975) e casa Bernini (1980), entrambe in località Vigheffio (Parma). A più riprese, dopo le lontane suggestioni di Adriano Olivetti, affrontato il tema della fabbrica giardino. Dove i luoghi di lavoro (stabilimenti industriali, artigianali, uffici) evocano case coloniche nella campagna (Smeg a Guastalla 1992, Gran Sasso in provincia di Teramo, 2002, Pinko a Fidenza 2005,). O sono costruiti attorno a giardini interni e patii luminosi, che anche rimandano agli archetipi della casa romana. Così per Prada gli uffici e stabilimento a Montevarchi (Arezzo, 1998), e a Montegranaro (Ascoli Piceno, 2001). E ancora per Prada il grande polo industriale a Valvigna di Arezzo (1998-2015) divenuto headquarter per la produzione industriale, e, sempre in Val d’Arno, il Polo Logistico di Levanella (2018-2023) dove una densa volumetria di oltre cinquanta mila metri quadrati si rarefà in un sereno quartiere-giardino. E lo stabilimento di Sibiu (Romania), nonché quello in fieri a Piancastagnaio.
Ovunque grande attenzione al benessere delle persone, alla dignità del lavoro, alla salvaguardia dell’ambiente, all’architettura che si fa paesaggio. L’importante ristrutturazione di un intero isolato ottocentesco, nel cuore di Monaco di Baviera (1987-92), consentiva l’allestimento della nuova sede centrale della Hypo-Vereinsbank, poi Unicredit, a seguito di Concorso internazionale ad inviti (in collaborazione con G. Botti). Mostre personali in Italia e all’estero: ripetute presenze alle Biennali di Venezia. E ancora a Padova, Monaco, Meinz, reiterate alla Triennale di Milano, al Museo del Compasso d’Oro. Numerosi i riconoscimenti, tra i quali: Premi Inarch 1989/1990, 1991/92. Constructa Preis Hannover ’92. Alla carriera Fritz Schumacher Preis 2004. Compasso D’oro 2004. menzione d’onore alla medaglia d’oro dell’architettura italiana (Triennale di Milano) per il 2003, per il 2006 e per il 2009. Premio per la “migliore architettura degli ultimi cinque anni”, assegnato nel 2007 da ANCE-INARCH. Premio Dedalo-Minosse, Ala-Assoarchitetti (edizione 2007/2008). Brick Award 2008. Medaglia d’oro S. Ilario Parma, 2008. Piranesi Prix de Rome alla carriera per il restauro 2011. Premio IN/ARCH-ANCE 2014 alla carriera (“ad uno dei principali protagonisti della cultura architettonica italiana degli ultimi cinquant’anni”). Premio Brand & Landscape Award Triennale Milano, 2016. 1° Premio Architettura Toscana, 2017. Architects meet in Selinunte, 8a Edizione, Premio Speciale 2018. Medaglia d’Oro alla Carriera, Triennale di Milano, 2018. Mies van der Rohe Award 2019, (one of the 40 best buildings in Europe). Annoverato tra le cento “best architecture firms” al mondo (Domus, 2019). Primo premio BIG SEE (Big South-East Europe) Architecture Award 2019. Oltre al trentennale insegnamento presso importanti Atenei italiani, un’intensa attività di comunicazione per conferenze, tra cui (sinteticamente) i Convegni a Barcellona, Monaco, Milano Triennale, Roma Ara Pacis e Ordine Arch., Padova, Genova, Firenze, ecc. Lezioni al Corso di Restauro Facoltà Arch. Roma. Prolusione per inaugurazione anni accademici a Mantova (Politecnico Milano) e Roma La Sapienza, ecc. Le opere dello Studio e di Canali associati s.r.l. sono state pubblicate dalle riviste di architettura internazionali più qualificate, con circa 400 articoli ad illustrare realizzazioni e progetti. Alla progettazione degli edifici industriali è dedicate la monografia “G.C., architetture per Prada”, 320 pagg. (seconda edizione in preparazione).